Come la distruzione degli ecosistemi favorisce l’aumento di malattie di origine animale. La spiegazione di Inger Andersen, direttrice generale del programma Onu per l’ambiente (Unep).
Nel 2016 il Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite Unep ha pubblicato un report (Frontiers 2016) in cui ha lanciato un alert riguardo l’aumento costante di malattie zoonotiche, ovvero trasmesse dagli animali all’uomo, dovuto alla rapida distruzione degli ecosistemi. «Le zoonosi, ovvero il passaggio di malattie dagli animali all’uomo, stanno avvenendo con un ritmo maggiore», afferma Inger Andersen, direttore di UNEP. «E questo sta succedendo mentre noi stiamo distruggendo gli ecosistemi con una rapidità mai vista prima».
Secondo il rapporto 2016 di Unep, «la distruzione degli ecosistemi per lo sfruttamento delle risorse, per l’attività agricola o per nuovi insediamenti umani sta offrendo nuove opportunità per lo spillover degli agenti patogeni dagli animali selvatici all’uomo, anche perché la perdita della biodiversità ha compromesso la capacità della natura di creare barriere a queste malattie». Il report sottolinea anche il ruolo del riscaldamento globale nel determinare una maggiore frequenza delle zoonosi: «Sono sempre più le prove che dimostrano che possono nascere nuovi focolai o nuove epidemie per il costante cambiamento climatico», si legge nel documento.
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